E’ una stagione che ancora può regalare grandi soddisfazioni al Cjarlins Muzane. Archiviata la sconfitta contro il Legnago i celestearancio si concentrano sulla volata playoff. Un obiettivo, a tre giornate dalla fine, ancora possibile. Domenica un altro scontro diretto, conto il Caldiero Terme. A presentare la sfida mister Carmine Parlato.
“Siamo vivi, non molliamo. La sconfitta di domenica scorsa è stata messa ormai alle spalle. Guardiamo avanti. Siamo dei professionisti seri e lavoriamo ogni giorno duramente”.
Nell’ultimo mese anche gli episodi non hanno girato a vostro favore.
“Sicuramente. Non siamo stati premiati. Anche contro il Legnago la partita è stata decisa da un episodio. Non ci fermiamo, dobbiamo continuare ad insistere. Crediamo fortemente nel nostro percorso”.
Domenica c’è il Caldiero, che partita t’aspetti?
“Affrontiamo una bella squadra, che tra le sua fila può vantare anche il capocannoniere del girone Zerbato. Sarà una partita tosta, come d’altronde lo sono tutte in questo girone. Noi siamo consapevoli della nostra forza. Possiamo vincere, anzi vogliamo vincere”.
Sfumato il sogno promozione ci può essere un calo dell’attenzione e delle motivazioni?
“Non esiste. Assolutamente non accetto che la mia squadra tiri i remi in barca. Questo è un gruppo che ha ancora motivazioni forti. Ogni giocatore deve dare il massimo fino alla fine per la maglia che indossa e anche per la sua carriera. Cali psicologici ci stanno ma mai motivazionali. Ci giochiamo ancora tanto”.
I playoff ora sono l’obiettivo da centrare?
“Anche se non valgono in ottica promozione sono comunque una vetrina davvero importante. Vogliamo raggiungere questo traguardo, che sarebbe storico per il Cjarlins Muzane. Per raggiungere chi ci sta davanti dobbiamo vincere queste ultime tre partite”.
Come sta la squadra?
“Ho diversi giocatori che da tempo stanno stringendo i denti. In questo momento dobbiamo fare di necessità virtù. Chi è chiamato in causa deve farsi valere”.
Come risolvere il problema del gol?
“Anche domenica abbiamo avuto tante occasioni ma non siamo riusciti a concretizzarle. Dobbiamo essere più cattivi sotto porta. Continuo a stimolare i miei attaccanti perché conosco le loro potenzialità. Il gol arriverà perché se lo meritano”.